Tra settembre e ottobre, Frank ha tenuto due incontri con genitori e studenti interessati a seguire un programma scolastico all’ estero, da tre mesi a un anno.
La presenza media è stata di 25 genitori e studenti: un vero successo, secondo Frank, che crede fermamente in questi programmi ” outbound”, come in quelli “inbound”, cioè quando siamo noi ( lodigiani) ad ospitare foreign students. Frank è stato accompagnato, nel primo incontro, da un suo studente del 5 anno, Manuel, simpatico, intelligente, curioso, ma anche narciso, come solo un diciottenne sa essere, e da un altro studente Pietro che, come Sofia ( figlia di Francesca) hanno passato – due ani fa- un percorso cultural-linguistic-formativo in Irlanda.
Dopo aver precisato che ci sono tre possibilità di adesione al programma [ e cioè la tipologia Exchange, quella Select e quella Boarding] , Frank ha lasciato la parola all’assemblea. Le idee erano confuse e quindi Frank ha pensato di fare qui un riassunto per loro, ma anche per tutti coloro che fossero interessati a queste proposte e che capitano qui, sul blog.
Innanzitutto, Frank ha spiegato che ” spende di più chi chiede di più ” , cosi: nell’ Exchange classico, la High School è pubblica e la sistemazione è presso una famiglia volontaria; non si può scegliere la località dove andare e neppure la scuola, mentre sono le famiglie ospitanti che decidono autonomamente quale studente accogliere, sulla base del suo dossier personale. Al contrario, nel Select lo studente sceglie la High School ( pubblica o privata) a cui candidarsi o il Distretto scolastico, tenendo conto dell’ offerta accademica e formativa loro propria.
I parents si sono anche domandati il perché di una tale scelta: il perché è semplice, secondo Frank. Frank è sicuro perché: 1. prima si esce da una condizione provinciale, meglio è, 2. é un’ esperienza formativa che coinvolge la propria futura preparazione accademica, 3. perfeziona le competenze linguistiche acquisite a scuola, 4. perché permette di accrescere le possibilità di accedere alle università più prestigiose, 5. perché questa esperienza potrà essere spesa anche a livello professionale, in un futuro.
Tutto qui?, o c’è anche una motivazione squisitamente caratteriale, umana, più privata? La risposta ovviamente è sì, perché è un’ esperienza che favorisce una vera crescita personale e culturale, perché accresce sensibilmente l’ autonomia, insegna ad organizzarsi e ad utilizzare al meglio le proprie potenzialità e risorse, perché permette di approfondire le proprie competenze, sviluppandone altre. E ancora, possiamo dire che è una sfida perché ci costringe ad allontanarci dalla famiglia e dagli amici, per affrontare novità, non sempre prevedibili.
Quando uno/a student torna, cosa avrà sicuramente migliorato? : avrà migliorato le proprie capacità comunicative, avrà imparato le strategie per superare le proprie difficoltà, avrà potenziato il proprio pensiero critico, magari si sarà formato ( in nuce) un futuro leader ( per gli appassionati di inglese: Problem Solving- Critical Thinking e Leadership). Da old teacher, Frank ricorda quanto sia cambiato il mondo professionale, in cui si richiedono continui upgrade, upskillimg e reskilling, per reinventarsi.
Quando funziona il programma di studio all’ estero? Frank pensa che questo processo possa avvenire solo se i tre attori principali, cioè studente, famiglia ospitante e la nuova scuola si sentano veramente legati da un filo rosso, che li porti a comprendersi, accettarsi, aiutarsi e crescere: per tutte e tre queste componenti c’è un prima e un dopo, e quel prima sarà quasi totalmente modificato dal dopo. É un’ orchestra che suona al’ unisono, creando un’ armonia che, al rientro, sarà ascoltata anche da parenti e amici, che assisteranno ad una diversa rappresentazione del sé, da parte dello studente-amico- figlio/a.
E il sistema scolastico del nuovo paese? Ciò che è veramente essenziale sapere è : all’ estero, di norma, la ” scuola superiore” non ha indirizzi; tutti gli studenti devono frequentare corsi obbligatori di alcune discipline, aggiungendo al proprio curriculum scolastico altre discipline facoltative di suo gradimento. Inoltre, bisogna sapere che alcune discipline insegnate in Italia non ci sono proprio nella High School ( ad esempio: filosofia, latino e storia), mentre altre sono, come capita in Italia, focalizzate sulla storia e la cultura nazionale ( storia e letteratura anglo americana, ad esempio). Al tempo stesso, la rosa di discipline che si possono affrontare per la prima volta sono molte, come fotografia, musica, teatro, ceramica, pittura…; la norma è che il numero di discipline da inserire nel proprio curriculum è 6 ( in casi eccezionali 7), mentre i corsi possono essere annuali o semestrali ( funziona un pó come per le nostre università).
Veniamo ora alla suddivisione dell’ anno: in genere, si compone di 4 Terms, o 2 Semesters; lo studente italiano verrà inserito o al livello 11, o al 12, secondo quanto stabilirà il Principal della scuola, verificando i risultati scolastici e le competenze linguistiche, tenendo – ovviamente- conto dell’ età dello studente, nonché del regolamento di ciascun distretto scolastico. È importante sottolineare che, nella scelta delle materie, lo studente è sempre assistito da un Tutor, il quale potrà avvalersi anche dei consigli suggeriti dai professori italiani; i contatti periodici sono sempre auspicabili, da ambo le parti, per un efficace lavoro di verifica e supporto. Talvolta, almeno per quanto riguarda agli studenti che vogliono provare l’Exchange con gli USA, viene data la possibilità di ottenere il diploma di Graduation che, sebbene sia poco spendibile in Italia, può servire per un’ ammissione privilegiata in quelle università nazionali che propongono percorsi di laurea in inglese, ma sarà certamente un ottimo biglietto da visita per il mondo del lavoro; è opportuno chiarire che l’ ammissione al 12° Grade dipende unicamente dalle valutazioni del Preside americano. Tutti gli attori in gioco, secondo quanto contenuto nelle disposizioni ministeriali, dovrebbero facilitare, il più possibile, il reinserimento dello studente nell’ istituto italiano. Il consiglio di classe poi riconoscerà e valuterà le competenze acquisite, dallo studente, durante l’ esperienza, considerandola sempre nella sua globalità: tale valutazione permette – infine- di definire il credito scolastico, nell’ ambito delle bande di oscillazione previste dalla normativa vigente.
E ora due parole sulla famiglia: il senso del soggiorno è, prima di tutto, di diventare parte integrante della famiglia, per sentirsi ” a casa propria”. È dunque estremamente importante che le famiglie siano rigorosamente selezionate, per una sicurezza dell* student* : per questo motivo il partner straniero verifica che le famiglie soddisfino criteri e protocolli rigidissimi per essere accettate. Ovviamente, tutti devono avere chiaro che non esiste la famiglia ideale, perché ogni famiglia, nazionale o non, è una famiglia reale, come le persone, coi suoi/ loro difetti e i suoi/ loro limiti. Chi entra in una nuova famiglia deve tener sempre conto che quel nucleo ha già un suo provato equilibrio, per cui, all’ inizio, si dovranno capirne le dinamiche. Sarà uno sforzo, a volte importante, perché significa per chi è nuovo, adeguarsi a una nuova cornice culturale, lasciando dietro di sé la propria. Il compito della famiglia ospitante sarà quello di comprendere e supportare quello sforzo.
E ora, un ringraziamento speciale a Francesca, che ha raccontato la sua esperienza di mamma chioccia e iper protettiva con grande semplicità e persino candore: la forza del racconto é stata l’ intelligenza e onestà con cui Francesca ha osservato, compreso e accettato che il mondo di Sofia si fosse trasformato da quello di una ragazzina molto legata alla dimensione della quotidianità, a quello di una giovane studentessa internazionale con ambizioni e visione del mondo non più e non solo locale.
A Pietro e a Sofia, Frank augura un avvenire accademico di successo come è stato il loro ultimo anno al liceo, e una crescita umana e culturale come quella che lui, per primo ha riscontrato.
[ se avere bisogno di Frank, per accompagnarvi in questo percorso, sapete come e dove trovarlo]